Mettersi nei "panni" dell'altro

“Ero in campeggio con alcuni amici e due di loro erano vestiti in modo opposto: uno colorato e l’altro total black. Ho pensato che sarebbe stato divertente farli cambiare e fotografarli, prima e dopo. Una volta scattato mi sono meravigliata nel vedere come ognuno stava bene nei vestiti del proprio partner e ho pensato fosse un modo interessante per realizzare dei ritratti”.                                                                                              Hana Pesut
Hana Pesut, fotografa canadese, si concentra sulla quotidianità, su episodi che lei stessa definisce “piccoli momenti”. La raccolta, si chiama "Switcheroo", gioco linguistico che indica uno “scambio” divertente e scherzoso, ha come protagonisti migliaia di coppie. 

Uomini con deliziosi vestiti da donna, tacchi alti e aria vanitosa affiancano ragazze perse in pantaloni e camicie troppo grandi. 
Mettersi nei panni degli altri è diventato più facile, piacevole e divertente di quanto si pensi. Se nella nostra quotidianità un abito è ancora capace di determinare le differenze di genere, Switcheroo fa cadere questa certezza e il confine tra maschio e femmina viene azzerato. La diversità non esiste più, si perde nella creatività dello scambio. 

Mettersi nei panni degli altri, a volte, non è poi così male.

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